Questa parte si spiega da sola. Mi diletto nel suonare la chitarra
acustica, di tanto in tanto. Molte persone dicono che sia una manna
per l'anima. Ancora oggi credo che ci sia un significato più profondo,
dietro quella frase. Ciononostante, credo sia vero.
Ciò, per caso, mi rende un buon suonatore? assolutamente no.
Mi piace considerarmi uno strimpellatore professionista. Anche se
strimpello da circa 14 anni. A volte, è meglio rimanere ummili.
Ho praticato più di qualche sport, nel corso della mia vita e, sebbene
sappia che dovrei enfatizzare quelli riguardanti il gioco di squadra,
come il basket ed il calcio, devo essere sincero ed ammettere di
essere negato in qualunque sport includa una palla (a parte il bowling).
Gli sport che ho amato di più (e, casualmente, mi hanno insegnato di
più) sono le arti marziali ed il parkour.
Le prime richiedono implicitamente un livello di introspezione che
nessuno immaginerebbe mai. Richiedono anche di analizzare il proprio
avversario, apprendere il possibile sui suoi pattern, il modo in cui
si comporta, le sue movenze e le sue reazioni. Più si pratica questa
tipologia di sport, più si realizzano i livelli di controllo e
context-awareness che aiutano a sviluppare. Inoltre, insegnano molto
in termini di rispetto nei confronti dell'insegnante, il partner di
sparring e l'avversario in generale. Punto bonus: i calci sono davvero
spettacolari.
Quanto al parkour, sono stato in grado di praticarlo per soli 3 anni,
prima di dire addio alla piena funzionalità delle mie giunture. In
questo breve lasso di tempo, ho imparato molto sull'analizzare il
problema, sullo strutturare una strategia efficace ed eseguirla nel
modo più pulito possibile. In sintesi: il problem solving è la chiave.
Se sbagli, cadrai male, ti sbuccerai qualcosa, le tue spalle andranno
a spasso, ecc. Quindi, non potrei mettervi più enfasi di così: bisogna
pensare ad una strategia solida.
Ora, dopo avervi spaventati a morte, posso concludere questa sezione
dicendo che, nonostante tutto, ho amato ogni momento e non mi pento di
nulla (le mie spalle potrebbero non essere d'accordo).
Oggigiorno, mi limito ad andare in palestra con il mio "gym-bro" per
scaricarmi, prepararmi per l'estate prossima e spottare i bisognosi
alla panca piana.
Questa volta sarò breve ma, come minimo, devo menzionare la ragione che
mi ha spinto a programmare in primo luogo. I videogiochi.
Ricordo quando, imparando i miei primi if-else statements, cicli while
e chiamate ricorsive, mi chiedevo "mi chiedo se userò uno di questi
nel mio videogioco". Oggi, non posso affrontare un boss di fine
sezione senza chiedermi "mi chiedo quanti eventi causano questa
specifica reazione".